giovedì, gennaio 29, 2009

AMISCI....NOVITà A BASSANO 2009


l'allice ogni tanto ritorna come gli zombie....o il mal di testa, ma porta sempre con lei una grande raffica di novità e opportunità.
A BASSANO il comune mi ha assunto come operatrice del progetto giovani,...che i se gavesse sbaià??????
comunque AAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHH
CERCASI DISPERATAMENTE AMICI COLLEGHI E ARTISTI DELLE TRE VENEZIE PER FARE DELL'ARTE IN GIRO PER BASSANO.
il materiale lo mette il comune (ovviamente locomotive, pezzi di luna e spilli non rientreranno nel budget, ma colori, pennelli, bombolette, ecocentro e tanto altro sono super assicurati
ECCO PIù SIAMO E MEGLIO E'! IO MI RIVOLGO A VOI CHE SIETE I MIEI PIù CARI AMICI DI ACCADEMIA E CHE SO COME LAVORATE E TUTTO.
VI LASCIO IL MIO NUMERO DI TELEFON:3383033223 E LA MIA MAIL: senza_titolo6@libero.it

girate a tutti i vostri altri amigos l'invito che abbiamo fretta di iniziare, c'è una città da rimodernare!!!!!!!
in più se abbiamo culo...pardon se si fa a tempo c'è pure un bel bando che sgancerebbe degli eurodollari per questo tipo di attività!
che ne dite????fatemi sapere al più presto ciao
e grazie fin da ora
conto su di voi
aliskae

martedì, gennaio 27, 2009

LEZIONE LUNEDI 2 02.

Se riusciamo a costruirla Propongo un tema.
"La coscienza"
necessariamente è da limitare, per vederla.




Il termine coscienza deriva dal latino Cum-scire ("sapere insieme") ed indicava originariamente un determinato stato interiore.

è funzione e no cosa

sabato, gennaio 24, 2009

e che dire delle Georgiche di Virgilio?

Suvvia ora: le qualità esporrò, attribuite alle api da Giove
stesso come ricompensa per aver seguito gli arguti suoni dei
Cureti e i loro squillanti bronzi, e nell'antro di Ditte il re del
cielo nutrito .
Uniche, hanno in comune i nati, indivisi i tetti
della loro città, e passano sotto leggi grandiose la vita: e uniche
una patria e fissi penati conoscono. Dell'avvento dell'inverno
sempre memori, in estate esercitano la fatica e quanto hanno
insieme raccolto, ripongono. Infatti c'è chi al cibo attende e
secondo l'accordo pattuito si affatica sui campi; una parte
nel chiuso delle dimore le stille del narciso e l'appiccicoso glutine
della corteccia dispone quale primo sostegno dei favi, per poi
sospendervi le tenaci cere; e chi la speranza della stirpe, la
prole appena cresciuta, trae fuori, chi i purissimi mieli addensa,
coprendo di quel limpido nettare le celle.
Ve ne sono cui toccò in sorte la custodia degli ingressi, e si avvicendano
nello spiare la pioggia e le nubi del cielo, oppure accolgono il carico di chi
arriva o schierate a battaglia l'ignavo branco dei fuchi dalle mangiatoie
respingono; ferve l'opera e odora di timo la fragranza dei mieli.

http://www.apicolturaonline.it/georgiche.htm

e anche Steiner..sapevatelo

"Ora le api operaie portano a casa quanto raccolgono dalle piante, ed entro il proprio corpo lo elaborano in cera; con questa conducono tutto quel meraviglioso processo di costruzione di celle. Ma lo fanno anche le cellule del sangue della testa umana : esse si irradiano dal capo in tutto il corpo ... Siamo noi stessi fatti di una sorta di cera, proprio come i favi delle api ..." (R. Steiner).

Lo dece Leonardo



IRA

Dell'orso si dece che, quando va alle casa delle ave per torre loro il mele, esse ave lo cominciano a pungere, onde lui lascia il mele e corre alla vendetta, e volendosi con tutte quelle che lo mordano vendicare, con nessuna si vendica, in modo che la sua ira si converte in rabbia, e gittatosi in terra colle mani e co' piedi annaspando, indarno da quelle si difende.


TIMORE OVER VILTA'
L'ave pecchia si può assimigliare alla frode, perchè ha il mele in bocca e el venero al culo.






venerdì, gennaio 23, 2009

Baldacchino del Bernini

e comunque il papa che aveva per simbolo le api si chiamava Urbano

wikipedia

"ma ti rendi conto che la nostra cultura è basata su una cosa che chissachicazzo la scrive????"

cit.

jullulaia, briefing via skype durante le ricerche su api città e mappe.

mercoledì, gennaio 21, 2009

meccoioni!

Fonte lontana

ape in dettaglio: sono chiaramente distinguibili gli ocelli

In questo caso l'ape si orienta in rapporto alla direzione del sole. Oltre ai due occhi compositi, l'ape dispone, in cima alla testa, di altri 3 ocelli, occhi semplici sensibili alla luce polarizzata, che permettono di trovare il sole attraverso le nuvole. Come nell'altro caso, la bottinatrice punta sui favi, ma inscena una danza differente.

Comincia con un semicerchio, poi si dirige verso il suo punto di partenza seguendo una linea retta; tornata al punto di partenza disegna un altro semicerchio, ma nel senso opposto, ripercorre la linea retta, ricomincia col primo semicerchio e così via. Descrive in questo modo un otto. Quando percorre la linea retta agita l'addome a destra e a sinistra e urta le compagne. La direzione della linea retta indica la direzione della fonte alimentare.

Si immagini un quadrante con al centro l'alveare, e il sole sulla sua verticale. Sul quadrante, l'ape si dirige dal centro verso la fonte alimentare:

  • se questa è in direzione del sole, l'ape si dirige dal basso in alto sulla linea retta;
  • se la fonte alimentare si trova a 30° in rapporto alla direzione del sole, l'ape descriverà una linea retta inclinata di 30° a destra rispetto alla verticale, percorsa dal basso in alto;
  • se la fonte alimentare è nella direzione opposta a quella del sole, il percorso dell'ape sarà dall'alto in basso.

La distanza è indicata dalla velocità della danza: più questa è veloce, più vicina è la fonte.

Così, in 15 secondi l'ape eseguirà 9 o 10 "otto" per indicare una risorsa situata nel raggio di circa 100 mt, ne eseguirà 6 per una distanza di 500 mt, e solo 2 per 5.000 metri.

anche le api hanno il loro guggol ert

Fonte a meno di 100 metri

Una bottinatrice che torna all'alveare da un terreno di caccia appena scoperto, situato a 60° in direzione del sole, sale verso i favi e spintona le operaie, inducendole ad assaggiare il suo nettare e a sentire il profumo di cui essa stessa è impregnata. Poi comincia a descrivere dei cerchi concentrici attorno ad una celletta. Conoscendo ora il gusto ed il profumo del nettare e sapendo, da questa presentazione, che esso è posizionato a meno di 100 metri di distanza, le altre operaie ne troveranno rapidamente la fonte, pur non avendo alcuna indicazione sulla direzione.

(wipichedia)

scuseme ma ste api mi hanno intrippata

Urban display 1:
arnie urbane nel Contemporaneo

Alveolando
(quando tenteremo di costruire il nostro nido con le cartoline di caldura)

Propoli intrapoli propolando ziocan non lo so
sciamando
(mappatura, percorsi, raccolta materiali, masticazione risputamento e costruzione coi medesimi)

Tra le (cose delle) api
(24 ore nell'alveare per produzioni comunitarie senza intrusi)

non mi viene in mente nulla per googleape
Propoliferare
propolifera
propoliferazione
piaveliferare
propolificando
(ferqualcosa dal greco sta per produrre, tipo, o portere...mortifero portetore di morte doriforo portetore di lancia maledizione quella volta che non ho fatto il liceo classico)

Urban display 1:
propoliferazioni


prololando

propolazione urbana

iurban propoling

propoling in the popoling

L'ape non cadrà vittima della modernità





Tra le varie forme di allevamento, l'apicoltura è tra quelle che richiedono maggior passione e vocazione, trattandosi di un'attività che può certo essere razionalizzata, ma in nessun caso industrializzata.

Einstein diceva che "Quando l'ape scomparirà, l'uomo non avrà più di quattro anni da vivere".

(vichipedia)

Intrapoli

Propolis?

Il termine propoli viene dal greco pro, che vuol dire davanti, e polis, la città. È un materiale utilizzato come malta per ridurre o adattare la dimensione delle aperture dell'alveare in funzione delle condizioni climatiche.

Col nome propoli si indica tutta una serie di sostanze resinose, gommose e balsamiche, di consistenza viscosa, raccolte dalle api su alcuni vegetali (essenzialmente gemme e scorza di certi alberi), che esse portano nell'alveare ed elaborano parzialmente, mescolandole a secrezioni proprie (soprattutto cera e secrezioni salivari).

Nell'alveare, la propoli ha molti usi. È un materiale che serve a riempire, turare, rinforzare i favi o le parti difettose. È una sorta di vernice disinfettante posta in strati sottili nelle cellette prima della deposizione delle uova da parte della regina, o a mo' di intonaco, per levigare le pareti interne. Serve anche a mummificare gli intrusi morti evitandone la decomposizione, quando sono troppo grossi per essere portati fuori dall'alveare dalle api stesse.


...In sintesi il propoli viene utilizzato insieme alla cera come materiale da costruzione...

(sempre da vichipedia)

Oggi in via Piave, domani...

L'apicoltura nomade consiste nello spostare gli alveari da un posto all'altro in funzione della presenza di piante nettarifere (cioè delle basi zuccherine da fornire alle api). Inoltre tali spostamenti consentono la produzione di mieli uniflorali permettendo un migliore offerta del prodotto finale. La transumanza è una tecnica di allevamento assai antica, già praticata dai nomadi, che trasportavano i loro alveari a dorso d'animale.

In Italia sul Po, come in Egitto sul Nilo, gli alveari venivano caricati su appositi battelli che risalivano il fiume verso le regioni dalle melate più favorevoli. Quando si raggiungeva una certa linea di galleggiamento, gli alveari erano pieni.

Oggi gli spostamenti degli alveari avvengono su strada: li si carica al cadere della notte (quando tutte le api sono rientrate) e si scaricano all'alba.

http://it.wikipedia.org/wiki/Apicoltura

lunedì, gennaio 19, 2009

via piave









domenica, gennaio 18, 2009

per le vittime della contemporaneità

admin la seconda regola è quella di non tralasciare la relazione e il dialogo tra di noi...oltre che con il contesto

ANTONIOLATRIPPA non state scrivendo o non mi arriva nulla?

Raffello http://it.youtube.com/watch?v=bREGTTKNUp4

-----------------------------------
neil è quello che dico io...... solo che funzionale a contenere le informazioni che raccogliamo e

neil me spiego? no

Nereo Si

Raffello poco!

Nereo No

neil ..... bhe raffa te o spiego in privato a ti


sabato, gennaio 17, 2009


Kebab tirolese...vittima dell'industrializzazione moderna.
Il retro della galleria...vittima di pratiche giovani quali l'imbrattamento con l'indelebile.
Bambolotti vittime del contemporaneo annullamento delle barriere culturali, ficcati per mano cinese tra santini ed astucci penici.
Porcellino salvadanaio vittima del moderno mondo del commercio, assieme al Bambin Gesù, al patrimonio artistico e agli accessori che fanno sentire i giovani forti e fieri della loro identità di metallari.




venerdì, gennaio 16, 2009

sound.light



ph.tyz

giovedì, gennaio 08, 2009

Ci son, ci sei, ci è

martedì, gennaio 06, 2009

Lunedì 12 gennaio ore 14:30


VOCE

Seduzioni, dubbi, materiali vari a admin@accademiavenezia.eu.

giovedì, gennaio 01, 2009

Seminari 2009

Scrivi le parole che vuoi indagare o vedere trattate nei prossimi seminari commentando questo post o inviando una mail a admin@accademiavenezia.eu!