venerdì, luglio 21, 2006

PROGETTO RETINO
a cura di Giulia Buono.Acchiappato n° 1:
ANDREA CAZZOLATO
G.B.: Ciao! Tu che ruolo ritieni debba avere oggigiorno l'arte odierna?
A.C.: L'arte, parola sempre più difficile da dire, capire e pronunciare, non ha limiti e non può averne, quindi non ha un ruolo soltanto, ma molti,io penso che sia un modo di fare, vivere, essere nelle cose, invece i mezzi e i linguaggi hanno limiti e ruoli, da rivelare costantemente.
G.B.: Da dove nasce la tua necessità di operare?
A.C.: La necessità di operare, viene da una coscienza della vita sempre maggiore e quindi dalla paura e desiderio della morte, che mi lascia scampo, solo nei segni che riesco a interpretare.Quindi è una necessità esistenziale verso il fare, nasce con me probabilmente,cresce e in qualche maniera non finirà mai.
G.B.: Qual è il tuo lavoro in cui più credi?
A.C.: Quello che sto per fare e non ho ancora fatto.
G.B.: Se potessi, quale opera d' arte distruggeresti?
A.C.: Non posso distruggere.
G.B.: Tu ritieni che il sistema ci voglia morti?
A.C.: Non so di quale sistema parli , ce ne sono molti, tutto è un sistema e ovunque cisono sistemi che si conpenetrano e si ripetono all' infinito, in alto e basso, da piccolo a grande , in avanti e indietro. Comprendono in se la morte e la usano per rigenerarsi,cambiare, e rimanere sempre uguali.
G.B.: Quale giovane artista con cui sei in contatto ritieni ti abbia in qualche modo influenzato?
A.C.: Uno è troppo poco, scusa ma non posso indicartene meno di tre, sono Franco, Fabio ePier, gli indirizzi li conosci, scegli tu oppure non scegliere; grazie per queste domande mi sono servite a riordinare pensieri, che troppo spesso non riesco a trattenere.
G.B.: Acchiapperò il primo che mi risponde! ciao, grazie anche a te!